Kusa di Kása - Ristorante - Rostóranti
Káma ku Kafé - Bed and Breakfast
Informazioni e Assistenza Turistica

  • Chi siamo, la nostra Storia:

  • La strana avventura inizia nel lontano 2005 e nasce dall'incontro, a Cidade Velha, tra una coppia di pensionati italiani e Isa, una ragazza capoverdiana di venticinque anni.
    Dopo quattro anni di relativo riposo in quel villaggio, i due italiani, decidono di fare qualcosa di serio per i loro nuovi concittadini.
    Si "inventano" un Ristorante (aperto il 25 aprile 2005) che coniuga la cucina tradizionale italiana con gli ingredienti e le ricette capoverdiane.
    L'attività è, inizialmente, gestita dai tre soci: la coppia italiana e Isa, che crede nelle loro idee e che diventa, in breve, completamente autonoma sia in cucina che tra i tavoli.
    Un'avventura senza alcun scopo di lucro.
    Gli eventuali utili dovranno essere reinvestiti nel miglioramento dell'attrezzatura e in attività collegate o collaterali (ad esempio fornire sementi e concimi biologici ad agricoltori che producano prodotti, introvabili a Capo Verde, come: basilico, rucola, sedano, finocchi, ecc....).
    Scherzosamente, i tre, chiamano la loro originale iniziativa: "una Cooperativa al Contrario" (prima l'Attività e poi i Soci...)

  • Sei mesi dopo (l'attività pare funzionare...), vengono coinvolte anche Gracinha, Neusa e Neida, tre ragazze poco più che ventenni. Ora, in teoria, lo staff è al completo.
    Si tratta solo di lavorare assieme in modo che i ruoli di ognuna siano perfettamente intercambiabili.

  • Il 30 settembre 2006, avviene il passaggio delle quote, a titolo gratuito, alle quattro ragazze che sono ormai tutte (quasi) completamente autonome.
    Il Capitale Sociale è, da oggi, così composto: Isa - (Amministratrice Unica) 20%; Gracinha 20%; Neusa 20%; Neida 20%; Anna 20%. Le prime quattro sono le reali proprietarie dell'attività e si occuperanno della sua gestione lavorandoci a tempo pieno.
    La quota minoritaria mantenuta da Anna avrà la sua destinazione definitiva tra circa un anno. Potrà servire per coinvolgere un altro socio/a o verrà suddivisa tra quelle esistenti.

  • Il 01 luglio 2007, quando i due italiani si preparano a lasciare Capo Verde e le ragazze al proprio destino, succede l'imprevedibile.
    Il padrone dei muri offre loro l'appartamento, al piano superiore, dove è possibile ricavare tre camere da affittare ai turisti.
    Un autentico Bed & Breakfast che darebbe un nuovo impulso anche all'attività del ristorante.

  • Il 10 settembre 2007, Anna e Alberto aprono, ufficialmente, il Bed & Breakfast "Kama ku Kafé".

  • Il 31.03.2008 , Alberto e Anna fanno il punto della situazione:
    -alcuni mesi fà, le ragazze ci hanno detto che non hanno alcuna intenzione, pur essendo proprietarie per l’80% del Ristorante, di continuare a gestirlo da sole;
    -pur essendo completamente autonome sia in cucina che ai tavoli, pur tenendo la contabilità in Excel e inserendo il Menu, giornalmente, in internet in html, hanno “paura di restare sole” e, quindi, “vogliono un Padrone”;
    -a questo punto, dopo aver dedicato tre anni della nostra vita a loro e al “Progetto Ristorante - Kusa di Kása”, abbiamo voglia di riprendere in mano il nostro futuro e di ricominciare a viaggiare per il mondo sfruttando la buona salute che ancora ci accompagna.
    Abbiamo pertanto proceduto nella seguente maniera:
    -abbiamo effettuato un aumento di Capitale, assorbendo i nostri investimenti a fondo perso che erano serviti per l’acquisto dell’attrezzatura, per le scorte e per l’inizio della gestione, portando il Capitale Sociale a 2.500.000.= (Duemilioniecinquecentomila) escudos capoverdiani (circa 22.700 euro);
    -abbiamo così suddiviso questo Capitale:
    Neida.......40000 escudos pari al 1,6% del Capitale
    Isa..........40000 escudos pari al 1,6% del Capitale
    Neusa......40000 escudos pari al 1,6% del Capitale
    Gracinha..40000 escudos pari al 1,6% del Capitale
    Anna.....1170000 escudos pari al 46,8% del Capitale
    Alberto..1170000 escudos pari al 46,8% del Capitale

    La nostra Offerta (non essendo disposti a trasformarci in “padroni”):

  • Cercasi qualcuno disposto a rilevare (del tutto o in parte) le quote oggi provvisoriamente intestate ad Anna e Alberto.
    La persona dovrà, naturalmente, essere di completo gradimento nostro e delle ragazze.


    Il 15 settembre 2008, dopo aver esaminato tutte le proposte e le alternative, prenderemo una decisione...

  • Informazioni e Chiarimenti

  • Considerazioni:
    Viviamo, naturalmente, la situazione, come un (quasi) totale insuccesso.
    In rapporto alle aspettative che avevamo, poco (o nulla) importa che quattro ragazze abbiano perfettamente imparato un mestiere e siano ormai in grado di proporsi sul mercato del lavoro.
    Continueranno ad essere mentalmente schiave, e a lavorare, probabilmente, per miseri stipendi da fame…
    Probabilmente cambierà qualcosa in futuro… Un futuro che noi, oggi, non siamo stati capaci… di anticipare…

    SEGUITO DELLA NOSTRA STORIA......

    Il 31 gennaio 2009, liquidiamo il valore nominale delle quote alle quattro donne, i 40000 ECV che loro non avevano mai versato, e prendiamo in carico la totalità dell'azienda. Questo significa che ci siamo ripresi in carico non solo i guadagni ma anche le spese da sostenere che naturalmente nessuna delle quattro era in grado di reggere a nessun livello, perché dare un'azienda non è necessariamente dare un guadagno ma è anche dare una spesa, che in questo caso era ogni mese di:

    68.000 ECV per affitto locali ristorante e B&B
    10.000 ECV per elettricità
    da 3 a 6000 ECV per acqua
    11500 ecv per commercialista
    60.000 ECV per stipendi
    15.000 ECV per contributi INPS
    oltre un'assicurazione oggi diventata obbligatoria di circa 1000 ECV all'anno per ogni persona che lavora
    110.000 ecv circa per comprare cibi e bevande,
    senza che nessun cliente arrivasse era il minimo, perché fare e mantenere un menu ha un costo minimo, naturalmente riuscivamo almeno a mangiarci tutti, anche le loro famiglie se non arrivavano clienti.

    il 27 febbraio 2009 Alberto si paralizza ed io telefono ad una mia carissima amica di Boavista per chiederle se riesce a trovarmi un volo che ci porti in Italia prima possibile, non so cosa sia successo all'Amore mio grandissimo, (chi lo conosceva lo sa, lui direbbe grossooo) e sono forte ma terrorizzata.

    Il 3 marzo 2009 siamo all'ospedale di Imperia, sua città natale, ed inizia il suo calvario finale:

    30 giorni per scoprire che ha un linfoma cerebrale di tipo B Hodkins e non-Hodkins, per chi ha avuto esperienze in questo campo sa che in questo modo non c'è via di scampo, ma noi due insieme siamo sempre stati una squadra fortissima imbattibile e, impavidi, decidiamo di lottare insieme per la sua vita. Alberto da parte sua, quale pacisfista che era, aveva addirittura affermato che avrebbe potuto convivere con "lui" nel suo morbido e abbondante corpo c'era lo spazio sufficiente. Invece "lui" me lo ha portato via l'Amore Grande della mia vita.

    il 9 giugno 2009 Alberto, con l'ultima energia che gli resta mi dice che non può più lottare e se ne andrà lassù, là dove un nuovo padrone con la veste bianca lo sta aspettando: vado amore mio, mi tocca, devo ubbidire. Alberto non è mai stato un uomo di chiesa, ma ha sempre lottato per i diritti umani in prima linea ed è stato veramente un cristiano al servizio dei deboli, forse con questo potete capire tutto quello che avevamo scritto prima nella nostra storia. Alberto vive altri dieci giorni col desiderio sempre di andare guarda il mare dalla finestra dell'ospedale di Sanremo che lo ospita negli ultimi giorni qui con noi, il posto più squallido che abbiamo incontrato, ma lui era felice perché dalla finestra poteva vedere il mare e il cielo blu, ed io pur nella disperazione ero felice perché lui era ancora lì, come sempre a far ridere tutti, me compresa.

    Il 19 giugno 2009 Alberto se ne vola lassù come promesso. Per me inizia il periodo più buio della mia vita, mi ammalo di tutto, non voglio più stare qui, faccio di tutto per raggiungerlo (a livello inconscio, ma me ne rendo conto molto tempo dopo), ma non ci riesco.

    Lascio Ristorante e B&B in gestione ai padroni di casa, i quali lavorano un po' con le camere, ma il ristorante non riesce a decollare con la loro gestione. a Febbraio 2011 ritorno qui a casa mia e riprendo in mano la situazione. Con me resta solo Neida. Neusa e Gracinha sono in Portogallo Isa è andata a vivere a Belem, un'ora di macchina da Cidade Velha, assieme all'uomo che le ha dato il suo secondo figlio e lavora saltuariamente facendo cucina italiana su ordinazione. Impiego tre mesi a riaprire un'aLtra società perchè chiedo il mio nome, ma mi viene concesso in questa maniera: RISTORANTI KUSA DI KASA E KAMA KU KAFE' L.DA- La cucina è rimasta quella di sempre, Neida è perfetta in cucina, ma anche ai tavoli e alla contabilità.

    Ora con noi lavora anche Deti, che è dolcissima e fa tutto quello che Neida non riesce a fare, si aiutano reciprocamente, anche io le aiuto quando posso, se non sono in giro per uffici.

    Sto riprendendo piano piano i miei clienti di sempre, ma non ce la faccio più fisicamente a reggere tutto questo. Mi spiace anche dover mandare a casa le ragazze, quindi finchè ci riesco, aspetto che qualcuno seriamente intenzionato a rilevare la mia attività, si faccia avanti.

    Il prezzo che chiedo per Ristorante e B&B con tutte le attrezzature non professionali del ristorante e gli arredi semplici artigianali fatti in bambù della casa, è di 45.000 euro.
    Saranno privilegiati quelli che conoscono già questo lavoro che è bellissimo, ma impegnativo.
    Chiedo SCUSA immensamente a tutti coloro che mi hanno scritto e non hanno ricevuto risposta, ho avuto dei periodi in cui non riuscivo ad aprire il computer senza piangere continuamente, a volte amici e parenti mi hanno anche distrutto le e-mail che ricevevo. Invece recentemente, qui dove abito io a Cidade Velha, spesso Internet va via più volte nella giornata, quando non manca per intere settimane, la media di utilizzo è 15 giorni al mese, e quindi, resto sempre indietro con le risposte e anche con l'aggiornamento del mio sito.

    Abbiate pazienza! e se proprio fosse urgente chiamatemi ai miei numeri:

    cellulare +238 9961046 - fisso +238 2671871

    Un caro saluto e un ringraziamento particolare a tutti voi che da molti anni ci avete seguito con affetto.


    Per tutti quanti accedano per la prima volta al mio sito e per i veterani del mio sito, sappiate che io resto sempre a vostra disposizione anche nel caso non dovessi più abitare qui a Cidade Velha.

    Ho alcuni amici in giro per le isole, quindi appena vendo mi prenderò un periodo di vacanza e tornerò a fare la turista a Capo Verde e in giro per il mondo che è bellissimo e di cui ho già visto buona parte.

    Più si viaggia e più il mondo diventa piccolo, a volte a me sembra di averlo tra le mani.....