<%@LANGUAGE="VBSCRIPT" CODEPAGE="1252"%> Isole di Capo Verde: turismo fai da te di Anna e Alberto - Caboverde , Cabo Verde, Capoverde

... seguito - Isola di SANTIAGO - Santiagu

I dintorni di Praia

Di seguito indicheremo l’itinerario base. Con i "numeri e corsivo" indicheremo eventuali deviazioni che potrete effettuare avendo più tempo a disposizione.



Cidade Velha (ex Ribeira Grande - 12 km da Praia): in minibus (aluguer).
I minibus per Cidade Velha partono da Terra Branca. Quindi, dovunque voi siate, a Praia prendete un taxi e dite chiaramente che volete “andare alla rotonda di Terra Branca da dove partono gli aluguer per Cidade Velha” - in creolo: n'bai ti rutunda di Tèra Branca pa n'pànha iassi pa Sidadi.
Il taxi vi costerà tra 150 e 200 escudos per il tragitto (non importa il numero dei passeggeri). Il minibus da Terra Branca a Cidade Velha tra 70 e 100 escudos a persona.
Cidade Velha è la prima capitale portoghese in Africa. E’ davanti a questa baia che intorno al 1460 un italiano, al servizio della Corona portoghese (Antonio da Noli), gettò le ancore dando inizio alla scoperta e al popolamento delle isole di Capo Verde.
(Vedere la Storia di Ribeira Grande)

A Cidade Velha (il nostro consiglio è di chiedere a qualcuno se vi accompagna; magari uno dei ragazzini che bighellonano sulla piazza- 100 o 200 escudos di mancia saranno più che sufficienti) vedrete (a piedi):

  • - il pelourinho (2), sulla grande piazza acciottolata, la colonna a cui venivano legati gli schiavi per la vendita o la punizione,
  • - la chiesa di Nossa Senhora do Rosario(1)(fine del XV secolo),
  • - la rua de banana (la via parallela a quella della chiesa), una delle prime strade della cittadina (fine del XV secolo),
  • - le rovine del convento francescano (5) (XVII secolo) con l’annessa cappella restaurata dalla Cooperazione spagnola,
  • - ai piedi della scalinata che porta al convento ci sono il trapiche e l’alambicco per la fabbricazione del grogue
  • - e, salendo al fianco dell’antica cattedrale (3) (fine del XVII sec.), potrete risalire, a piedi, sino alla fortezza (raggiungibile anche in auto) che domina la baia (4)

    baobab - foto di Ilaria e Marco

    - 1) Aguas Verdes: (a piedi - poco più di un’ora).
    Sulla piazza di Cidade Velha chiedete a un minibus (aluguer) di portarvi a Salineiro. Se non ce n’è uno collettivo offritegli 500 escudos e il conducente sarà felice di portare anche voi solo.
    Arrivati a Salineiro fatevi indicare (o dallo stesso conducente o dagli abitanti) dove è il sentiero che scende ad Aguas Verdes.
    Il sentiero, scosceso, scende direttamente nella ribeira (il fiume) in secca. Voi dovrete abbandonarlo, circa a metà (c’è una apertura nel basso muretto sulla sinistra) e risalire la ribeira sino ad un’alta parete che vi impedisce di andare oltre.
    Questa è la fonte di Aguas Verdes, una volta ricca di acqua prima che la stessa venisse incanalata per soddisfare I bisogni della vicina Praia.
    La vegetazione intorno è rigogliosa: manghi, papaie, goiabe, fichi selvatici, aranci, canna da zucchero..
    Ritornate sui vostri passi sino a riprendere il sentiero che prima avevate abbandonato e proseguite sino in fondo alla ribeira. Una volta in fondo girate a destra e incamminatevi verso il mare.
    La passeggiata è agevole, non potete sbagliare.
    A circa metà strada incontrerete due bao-bab di dimensioni veramente gigantesche, coltivazioni e piccole distillerie di grogue (distillato di canna da zucchero).
    In breve sarete di nuovo sulla grande piazza di Cidade Velha dove avevate preso il minibus che vi aveva portato a Salineiro.

    - 2) Calheta S.Martinho e l’Aeropostale (in aluguer da Cidade Velha o da Praia e, poi, a piedi).
    Era il 1927 quando la nave Péronne arrivò a Capo Verde per cercare di stabilire una stazione radio e una base marittima per piccoli idrovolanti provenienti da Toulouse (Francia) con destinazione Natal (Brasile). La scelta cadde su Calheta S.Martinho. Il trasporto della Posta fu così assicurato in un primo tempo in aereo dalla Francia, al Senegal e a Calheta S.Miguel mentre il tratto successivo, sino al Brasile, era coperto in nave. Successivamente, aumentata l’autonomia di volo, anche questo secondo tratto fu dominio degli idrovolanti.
    La base funzionò (dal 1928) sino al 1931.
    Oggi per raggiungere il luogo dovrete farvi lasciare, dall’aluguer che compie il tragitto Praia – Cidade Velha, nei pressi di S.Martinho Grande (chiedete all’autista di fermarsi al bivio per Calheta S.Martinho).
    Una pista sterrata, percorribile anche in auto, vi porterà in una splendida insenatura su cui si affacciano alcune misere case di pescatori. Un riparo naturale incredibilmente adatto allo scopo per cui i francesi lo utilizzarono.
    Sul luogo pezzi irriconoscibili di aereo, di motori, di argani. In mare anche un pezzo di quello che doveva essere un molo. A terra alcune costruzioni, di cui non è rimasto che lo scheletro e, in gran parte ricoperti da terra, i resti della pista cementata per condurre gli aerei nell’hangar.
    Il luogo è molto suggestivo.
    Potrete salire sul promontorio ad ovest (rivolti al mare, sulla vostra destra) e passeggiare lungo le scogliere risalendo poi, quando deciderete, verso la strada carrozzabile.
    Dalla carrozzabile (quella per intenderci dove vi aveva lasciato l’aluguer) potrete decidere se andare verso Praia o Cidade Velha. Aspettate pazientemente dove siete: prima o poi un aluguer passerà e basterà che voi gli facciate un cenno (per questo tipo di trasporto non esistono fermate prestabilite).


    *Baia di S.Francisco: (affittando un’auto o in taxi - non è servita dai minibus).
    La spiaggia di S.Francisco (16 km da Praia) è, a nostro parere, la più bella spiaggia di Santiago.
    Dalla rotonda che smista il traffico al porto e all’aeroporto chiedere quale è la strada per S.Francisco (è facile sbagliare).
    Arrivati al villaggio di S.Francisco (che non è sul mare!) chiedere quale è la strada che porta alla Praia o alla Baia di S.Francisco.
    La strada è brutta ma i punti più difficili sono lastricati e pertanto si può percorrere anche con un’auto non fuoristrada.
    Arrivati al mare vedrete una bellissima spiaggia. Se non siete nuotatori provetti fate però il bagno con prudenza. Le onde sono improvvise. Fate altresì attenzione a non insabbiarvi con l’auto: il bagnasciuga è molto invitante...


    *Praia Baixo (in auto o in taxi - rarissimi i minibus)
    Da Praia prenderete la strada che porta verso nord (direzione S.Domigos). Dopo circa dieci chilometri (dopo Riberao Chiqueiro) svolterete sulla destra imboccando la strada in direzione di Pedra Badejo. Tre chilometri ancora e una buona strada, sulla destra, vi porterà alla spiaggia di Praia Baixo (bella sabbia dorata e nuovo complesso turistico direttamente sul mare).


    -1) Alcatrazes Se avete letto la Storia di Capo Verde saprete che, appena scoperta, l’isola venne divisa in due Capitanie. Una, Ribeira Grande (oggi Cidade Velha) affidata ad Antonio da Noli, l’altra, Alcatrazes, a Diogo Alfonso. Per le loro vicende vi rimandiamo alla Storia. Per raggiungere il sito dove sorgeva Alcatrazes vi diamo le indicazioni.
    Arrivati a Praia Baixo voltate a sinistra in direzione del Praiabaixo Aparthotel e, prima di arrivare alla costruzione alberghiera (dove la strada finisce sulla spiaggia), prendete la traversa sulla sinistra. Passerete davanti ad una fila di case e, due chilometri dopo, sarete a Castelo Grande. Non c’è nessun castello (chissà da dove deriva il nome!) ma, lasciata l’auto, potrete vedere una collinetta davanti a voi (il Pico) e, molto in alto, verso le montagne quella che sembra una costruzione fortificata ed è invece una formazione naturale (detta “dois orelhas”, in italiano “due orecchie”).
    Voi, ora a piedi, seguirete il greto del fiume e, arrivati al mare, salirete sul pianoro alla vostra sinistra.
    Da là avrete un panorama incredibile. Questo è il luogo dove sorgeva Alcatrazes. Una lingua di terra rialzata, tra due ribeiras, che forma ai lati due approdi riparati dal vento.
  • Il giro dell'isola

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    potrete arrivare, partendo da Praia, all’estremo nord e ritornare costeggiando la costa est.
    Più difficile fare lo stesso percorso con gli "aluguer" (minibus) che partono dal mercato di Sucupira (Praia). Se usate questo mezzo vi conviene raggiungere Assomada e poi prendere un altro minibus per Taraffal. In questo caso è opportuno fare il ritorno per lo stesso itinerario (i minibus per la costa est non sono frequenti). Calcolare per il tratto Praia-Assomada 200/300 escudos e altrettanti per Assomada-Taraffal. In auto, invece, potrete fermarvi in diversi posti lungo l’itinerario.

    Di seguito indicheremo l’itinerario base che potrete percorrere in un giorno. Con i “numeri e corsivo” indicheremo eventuali deviazioni che potrete effettuare avendo più giorni a disposizione.

    Solo 65 km dividono Praia da Taraffal ma calcolate che, viaggiando con prudenza, occorreranno circa due ore per percorrere la distanza. La strada non è asfaltata ma solo “calzetada” (una sorta di pavé molto, molto, irregolare). Oggi (2004) è in corso l'asfaltatura del tratto Assomada - Sao Domingos.

  • - partenza da Praia in direzione nord (eventualmente chiedere la direzione per S. Domingos - Taraffal)
  • - Sao Domingos (km. 15). All’entrata del villaggio, sulla destra, c’è un Centro Artigianale dove, accanto alla produzione capoverdiana (vasi e panos), troverete dell’artigianato africano. Se volete, comprate qualche articolo di terraglie e panos (strisce di stoffa tessute a telaio - comunque sempre carissime). L’artigianato africano (soprattutto senegalese) vi verrà offerto ripetutamente per strada, a Praia e dintorni, a prezzi migliori.

    1) Rui Vaz. Appena all’uscita di Sao Domingos troverete, sulla sinistra, la deviazione per Rui Vaz. Lungo la strada una breve deviazione, sulla destra, vi condurrà alla sorgente (e alla grande vasca dove le donne lavano i panni) di Agua de Gato. Se invece continuerete a salire arriverete a Rui Vaz e potrete proseguire sino alla cima della montagna (1060m) occupata da antenne e ripetitori Tv protetti dall’esercito. Potrete bussare al cancello e i militari vi apriranno per farvi vedere il complesso e per farvi ammirare dall’alto il bellissimo panorama della valle e del Pico de Antonia.
    Tornando indietro, a Rui Vaz , prendendo una strada, sulla destra, veramente pessima (assolutamente necessario il fuoristrada) potrete decidere di scendere direttamente verso Salineiro e Cidade Velha.

  • -Dopo Joao Teves (km. 26) una deviazione sulla sinistra porta a Sao Jorge dos Orgaos. Chiedete la strada. Qui troverete il Giardino Botanico G. Barbosa. Niente di eccezionale se paragonato ad altri giardini botanici in altre parti del mondo ma di sicuro interesse con i suoi 110 tipi di piante di cui 10 rare.
    Una bella struttura ricettiva, il “Rancho Relax”, è ormai in abbandono e dovrebbe essere recuperato nei prossimi anni. Sopra il Rancho, a Longueira, potrete ammirare una fabbrica di Grogue (con il Trapiche tradizionale) in un villaggio con i tetti di paglia
    2) da qui si può partire, a piedi, per il Pico de Antonia (1392 m, calcolare più di sette ore di marcia, farsi accompagnare da qualcuno che conosce la strada e soprattutto non dimenticate l’acqua da bere).
  • - ritornati sulla strada principale, arriverete a Picos (km. 34). Lo vedrete da distante, su un’enorme roccia e la sua magnifica chiesa bianca. La via principale, che porta alla chiesa, è contornata da piccole case colorate. Affacciandovi verso valle è possibile osservare qualche esemplare di Dragoero (probabilmente sono le uniche piante di questo tipo, nell’isola di Santiago).
  • -proseguendo si raggiunge Assomada (km. 38,5), capoluogo del distretto di S.Caterina . Mercato agricolo e luogo di origine di ricche famiglie.
    Il mercato più caratteristico, con bancarelle anche all’aperto, si svolge nei giorni di mercoledì e sabato. Interessante anche il mercato coperto giornaliero.
    Ad Assomada arrivano anche le ceramiche di Fontelima (anche qui non aspettatevi capolavori). Le potrete trovare in qualche negozietto andando a zonzo per le vie (vicino alla stazione di fermata degli aluguer). La cittadina è tutt’altro che bella. Può essere piacevole fermarsi qualche ora perché, nonostante la non elevata altitudine (500 m), l’aria è, spesso, gradevolmente fresca.
    3) Porto Rincao. Ad Assomada dovrete faticare un poco per farvi indicare la strada (necessario il fuoristrada) per raggiungere, in circa 16 chilometri di pista infame, Porto Rincao. Una volta arrivati sarete in presenza di un poverissimo villaggio e di una magnifica baia con una lunga spiaggia di sassi e sabbia nera.
    4) Ribeira da Barca. Qualche chilometro dopo Assomada, una strada sulla sinistra porta a Ribeira da Barca, un grazioso villaggio di pescatori dominato da un promontorio che ospita il cimitero.

  • - la strada inizia a salire verso Serra Malagueta (1016m). In cima la strada è come sospesa tra due vallate, alla sommità della Ribeira Principal. Merita scendere dall’auto e spendere qualche minuto ad osservare il panorama. E’ soprattutto nei luoghi inaccessibili che stiamo osservando che si rifugiavano gli schiavi fuggitivi che diedero origine al fenomeno dei Rebelados.
  • - la strada ridiscende verso la baia di Taraffal. Ma prima di arrivare a destinazione un immenso muro sulla sinistra nasconde il Campo di Concentramento di Chao Bom. Attivo sino al 1974 (dal 1936) ha ospitato tutti gli oppositori (portoghesi e non) del regime fascista di Salazar. E’ in corso il recupero della struttura che si può parzialmente visitare.

    Tarrafal (km. 65).
    Quello che era un piccolo porto di pesca è diventato, in pochi anni, l’unica vera spiaggia turistica di Santiago. Nei giorni di festa è spesso invasa dalle famiglie capoverdiane ma, durante la settimana, questa spiaggia bellissima è tutta da godere.
    5) Ribeira da Prata. La potrete raggiungere da Chao Bom, attraverso una bella strada, verso ovest. La carreggiata segue la conduttura d’acqua che da Ribeira de Cuba riforniva Chao Bom. Il villaggio di Ribeira da Prata domina l’oasi e la splendida spiaggia deserta contornata da palme da cocco. Proseguendo e salendo sul fianco sinistro del vallone la strada peggiora (in alcuni punti è veramente infame) e continua sino a riunirsi (in località Fundura) alla principale che porta ad Assomada.
    Prima che costruissero quella che attraversa la Serra Malagueta questa era l’unica via per raggiungere Tarrafal.
    6) Praia de Fazenda. All’estremità destra della spiaggia di Tarrafal, un sentiero in salita sul mare porta in circa tre ore di cammino (solo andata) all’isolata e tranquilla spiaggia di Fazenda.

  • - Il ritorno su Praia può essere fatto, percorrendo la costa est, prendendo la strada in direzione di Calheta de S. Miguel
    7) potrete prendere una deviazione sulla destra che vi porterà ad Achada Moirao e ai piccoli villaggi di Chao do Junco e Mato Brasil che vengono forniti di acqua da una perforazione visibile all’altezza di Chao do Junco
    8) più avanti, prima di Achada Monte, un’altra strada, anch’essa sulla destra, ci permette di risalire la Ribeira sino a Principal e ad Ortelao. Da qui una mulattiera, a piedi attraverso la Serra Malagueta, raggiunge la strada interna per Taraffal. Si tratta di una passeggiata grandiosa che veramente poca gente conosce (circa quattro ore).

  • - Continuamo la nostra strada che da Taraffal ci ha portato a Calheta de S. Miguel e alla sua spiaggetta nera.
    9) Appena passata Calheta, se vorrete lasciare la strada della costa per raggiungere Assomada potrete farlo con una buona strada costruita in tempi recenti. Risalirete la Ribeira dos Flamengos e, in circa 13 chilometri, sarete sulla strada interna, a quattro chilometri da Assomada
  • - Proseguendo troveremo Pedra Badejo: un piccolo porto animato. E’ praticamente ultimata la “leggendaria” esplanada Falucho. Il progetto prevede anche la prossima costruzione di un approdo turistico.
    10) Ribeira de Mangue. Passata Achada Fazenda e Remque Purga, dopo circa 4 chilometri troverete una stradina, sulla sinistra, praticamente invisibile. Non esiste alcuna indicazione. Quindi per raggiungere questa spiaggia dovrete guardare la carta o, meglio ancora, domandare alla gente (la spiaggia è molto conosciuta perché frequentata, alla domenica, dai capoverdiani). La strada segue la ribeira verdeggiante e arriva ad una bella spiaggia di sabbia nera. Nessuna traccia di manghi ma distese di banane e coltivazioni di ortaggi. Una volta in acqua, sulla sinistra poco oltre il promontorio, vi apparirà il relitto arrugginito di una grande nave, sferzato dalle onde.
  • - La strada principale lascia la costa per dirigersi verso Milho Branco e Praia. Non vi resterà altro da fare che percorrere i pochi chilometri che vi permetteranno di raggiungere Praia.
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    - Praia Baixo -
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  • EL DOURADO Pensao - Restaurante - Sao Domingos - tel. 2 681865
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  • TIARA Residencial - Porto Abaixo - Pedra Badejo - tel 2 691819
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  • EL DOURADO Pensao - Restaurante - Sao Domingos - tel. 2 681865
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