<%@LANGUAGE="VBSCRIPT" CODEPAGE="1252"%>Panos - Isole di Capo Verde: turismo fai da te di Anna e Alberto - Caboverde , Cabo Verde, Capoverde
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foto tratta da Supplemento Kriolidadi al giornale A Semama del 15.10.2004




Panos - Pánu téra

Sia la coltivazione del cotone che l'arte della tessitura arrivano a Capo Verde, dal continente africano, al seguito della tratta degli schiavi.
Ca' da Mosto, navigatore genovese al servizio portoghese, già nella prima metà del XV secolo ci riferisce di ampie coltivazioni di cotone sulle coste dell'Africa dell'Ovest.
In breve il cotone (e i panos) capoverdiani divennero molto apprezzati anche alla corte di Lisbona.
Oggetto di esportazione massiccia nel XVI secolo costituirono una forte moneta di scambio con il continente africano. Oltre la pregevole fattura, anche il disegno, per lo più geometrico, era fortemente apprezzato dai popoli neri e musulmani del continente.
I primi telai a Capo Verde erano " il più semplice e irregolare che si potesse immaginare, fatti di pezzi di legno e di canna uniti da corde di banano. Dopo l'uso venivano regolarmente usati come combustibile. (Feijò - 1797)".
Intorno al 1680 due file di panos avevano il valore di una barra di ferro.
Nel 1687 un decreto, fatto con lo scopo di permettere alla Corona Portoghese lo sfruttamento in monopolio di questa ricchezza, ne proibiva al popolo il commercio con gli stranieri, pena la morte.
I panos di una volta erano costituiti da un insieme di strisce di tessuto (da quattro in su), ciascuna di una larghezza da 7 a 21 cm, cucite assieme.
Un'antica classificazione distingueva panos grossos, panos fines, panos ricos, panos simples o tcham e panos d'obra.
Pare che il pano d'obra, di lavorazione più complessa fosse il più ricercato, per la complessità dell'esecuzione che mischiava, allora, fili di cotone e di seta.
Un'ulteriore classificazione del pano d'obra distingueva il pano bitchu, il boca branca e lo xò, tutti finemente decorati.
I colori classici, quelli "di una volta" sono il bianco e il blu scuro (ricavato dalla Urzela o dall' Indaco) o il nero e il bianco.
Ma, ancora una volta, il Capoverdiano trasformò in senso utilitaristico un bene di lusso.
I Panos erano portati esclusivamente dalle donne, intorno alla vita o usati per portare i bambini sulla schiena o sulle anche. A volte erano tesi tra le gambe delle Batukadera per ottenere suoni ritmici simili al tamburo. Anche se non c'era poi donna che non avesse il suo pano, particolarmente apprezzato, da indossare in occasione di feste, matrimoni o funerali.
Qualcuno dice che ancora poco più di trent'anni fa esisteva una produzione di cotone in Capo Verde, oggi il solo cotone che potete trovate nelle isole è qualche sparuta pianta di cotone selvatico. Se viene usato per tessere, il prodotto risulta abbastanza grossolano.
È per tale ragione che l'attuale produzione utilizza fili di cotone d'importazione europea o americana (per lo più via Dakar). Questo è anche il motivo dell'elevato costo degli attuali tessuti che sono diventati praticamente inaccessibili al popolo.
Le bande che troverete oggi in commercio misurano da 14 a 17 centimetri di larghezza e sono lunghe da 110 a 180 centimetri.
Oggi gli artigiani che fanno questo tipo di tessuto sono poco più di una dozzina e, a quanto ci risulta, tutti nell'isola di Santiago.
Una nuova linfa alla commercializzazione dei panos potrebbe venire dall'utilizzo, in maniera misurata ,in nuovi capi d'abbigliamento destinati a una classe con disponibilità economica più elevata o all'esportazione.

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